
- a cura della Redazione -
Mescolando melodramma, sotterfugi politici, bagliori di un crepuscolo civile e sarcasmo deliziosamente british, Richard Lester centra il bersaglio per l’ennesima volta e rinvigorisce il suo cinema bellissimo e screanzato, tagliente e caleidoscopico. Registi come lui non dovrebbero ritirarsi mai...
Il cinema di Rohmer è libera e intima auscultazione della vita, d’immensa dolcezza e precisione nel pedinare i sentimenti delle sue figure. Come succede qui a Marie Rivière, interprete e coautrice di uno script incurante di lacci drammaturgici, fresco e vivido come il 16mm con cui è tradotto in...
Il più grande trionfo della Hollywood sul Tevere, immortale ed esaltante, non invecchia mai anche alla centesima e festiva visione. Merito di una storia nerissima e piena di allusioni omoerotiche (Gore Vidal mise mano alla sceneggiatura) e al corpo attoriale michelangiolesco dell’immenso Heston...
Il travolgente requiem di Aronofsky racconta il declino di un perdente esemplare, cuore infartuato di un’America sfatta e marginale. Il corpo squassato di Rourke, relitto d’altri tempi, dà anima e carne allo spettro di un immaginario (s)finito e illusorio, collassato nella gloria e nel dolore...
Uno dei segreti meglio riposti dell’horror italiano: psicothriller surreale e fiabesco, è un affascinante e inquietante ibrido di Alice nel paese delle meraviglie e Rosemary’s Baby, tra magia nera, inferi psichici e cannibalismo. Raffinatissima la messa in scena, a conferma...
Partitura visiva a più sorgenti - diario filmato, videocamere di sorveglianza, YouTube -, il capolavoro di De Palma è opera rabbiosamente teorica. Sperimentale e urticante saggio in digitale, riflette impietoso e urgente sull’interdipendenza di guerra e immagini. Leone d’argento a Venezia.
Spaccato d’Italia con la consueta complicità di sceneggiatori che, all’epoca della commedia all’italiana, sapevano cogliere e rielaborare vizi e vezzi, tic e manie. Tutti i film di Risi andrebbero rivisti, anche alla luce dell’evoluzione del costume sviluppatasi (?) nel nostro Paese negli...
Tralasciate pure i primi due fiacchissimi episodi (firmati Vadim e Chabrol) e concentratevi sul terzo, un piccolo grande capolavoro felliniano che mescola Edgar Allan Poe, gli spaghetti western e l’horror di Mario Bava, ed eterna la maledettissima e platinata icona Swinging London Terence Stamp...
Nerissimo e angosciante, il film di Aldrich sgomenta ancora oggi per la sua straordinaria invenzione visiva (i titoli di testa al contrario), per gli echi di Hammett e Orson Welles e il possente (anche se seminascosto) grido d’allarme contro le armi nucleari. Esordio col botto per la superba...
Dopo anni di timidi approcci e sangue col contagocce, finalmente torna in Italia la violenza più cieca e il sano gusto per il macabro. Albanesi non ha timori reverenziali e la sua rabbia giovane, sposata a un pacato citazionismo, riesce nel miracolo a basso costo di sconvolgere tutto e tutti....
Spietata autoriflessione sui meccanismi manipolatori della fabbrica dei sogni, è l’ennesimo capo d’opera di un Minnelli sganciato da piroette e canzoni che non rinuncia a una messa in scena straordinariamente barocca. Indimenticabile il più che eloquente sorriso della Turner nell’ultima scena...
È «una semplice formalità» ad avviare l’incubo kafkiano di Di Noi, sommo emblema del viluppo di ingiustizie e disfunzioni in cui è invischiato il nostro sistema giudiziario e carcerario, tra abusi di potere e quotidiane umiliazioni. Spicca la prova di drammaticità intensa e disperata di Sordi,...
Cronaca titanica e appassionante della (ri)nascita di una nazione, il western postatomico di Costner sgrana un’ambiziosa epica futuribile, dove solo l’amore, la condivisione e il richiamo alla tradizione (anche filmica) possono salvare l’umanità dalla barbarie d’un progresso invertito di rotta...
Tre anni prima di Peckinpah, Brooks recluta un altro mucchio selvaggio di avventurieri perché cantino il tramonto del vecchio West e le disillusioni insite in ogni rivoluzione. Tra i western più influenti del decennio, anticipa con amara lucidità disincanti e turbamenti della New...
Cosa ci fa Miley Cyrus abbigliata da teenager in fase di sperimentazione, gli occhi a stellina incollati allo schermo dell’iPhone? No, non sta messaggiando con il fidanzatino Liam Hemsworth. È la protagonista dell’ennesimo esempio di cannibalizzazione hollywoodiana in forma di remake: LOL....
Personalissima incursione nel genere post catastrofico, l’opera di Weir è un inquietante studio sull’irrazionalità e l’estasi della salvezza che, con stile liberissimo e anarchico, volteggia insieme a un onnipotente Jeff Bridges (non a caso in stato di grazia). Cast di contorno ricchissimo e...
L’episodio più teso e suggestivo della serie Tv, ideata e introdotta da Argento (qui anche regista), ricostruisce con sottile ironia un delitto dai contorni metafisici. Ne esce un breve giallo, epurato di violenza e mosso dal jazz di Giorgio Gaslini, con un pungente ammicco finale alle mani...
Ispiratosi al Golpe Borghese, Monicelli dirige una farsa polemica, cinica e grottesca, dove mischia satira e denuncia mettendo alla berlina trame nere e gerontocrazia italiana. Con grande lucidità, si scorgono le catastrofiche filiazioni di una pagliacciata esemplare, già incline alla dittatura...
Algido thriller delle nevi come Fargo dei Coen, la definitiva prova della maturità registica di Raimi è un apologo secco e asfittico sulle conseguenze dell’avidità umana, una tragica ronde d’orrore quotidiano e ordinaria cupidigia. Con un crescendo finale di rara crudeltà...
Dal romanzo Elmer Gantry di Sinclair Lewis, un potente affresco dell’America di provincia, saggio aspro e chiaroscurale sul ruolo del consenso nella società statunitense e sulla sua religiosità morbosa. Burt Lancaster, nel ruolo più intenso di sempre, vinse l’Oscar. Tra i massimi...
Incompreso e snobbato capolavoro che vola altissimo, mescolando storie ed epoche in un travolgente flusso di immagini mirabolanti e crossover musicali (Michel Legrand reinterpreta Rachmaninov) di rara esuberanza. Ma è sufficiente il pianosequenza iniziale sulle strade notturne del Tempo per...
Deliziosa commedia squilibrata (e decisamente anomala nel panorama fantagenetico dell’epoca) che ha il merito, grandissimo, di regalare a Peter O’Toole un personaggio stralunato e dalle venature malinconiche che il mirabolante attore inglese interpreta con encomiabile disincanto e dolce ironia...
Quando Faulkner giocava con i sudori e le ossessioni di Tennessee Williams: Martin Ritt trasporta tutto sullo schermo con l’ausilio della super coppia Newman/Woodward e insinua le prime crepe nel buonismo tradizionale della Hollywood degli anni d’oro. Straordinari i comprimari, su tutti Lee...
Basterebbero i primi cinque stupefacenti minuti (sulle note di New York, New York) per capitolare davanti a questo musical rivoluzionario (il primissimo a essere girato in esterni reali). Il duo di geni Donen/Kelly orchestra musiche strepitose, balletti mozzafiato e l’immancabile gioia...
Il drammaturgo Pinter, qui nelle vesti di sceneggiatore, stravolge il bestseller di Fowles con una messa in abisso raffinata e suggestiva, dove la realtà vive in osmosi con la sua messa in scena e la cornice è libera d’adombrare il quadro. Un elaborato mélo al calor bianco, magnificato da...
Sulle orme dell’amico Jim Jarmusch e dei Leningrad Cowboys kaurismäkiani, il direttore della fotografia DiCillo sorprende con una commedia anomala e trasognata, fatta di rockabilly cosmetico e bozzetti sospesi. A fianco di Nick Cave, un giovanissimo Brad Pitt. Pardo d’oro a Locarno.
Malinconico autunno Passione per i turbinii del sentimento e poetica sobrietà registica avvolgono per l’ultima volta la coppia delle meraviglie Amedeo Nazzari/Yvonne Sanson. Il film risente di qualche stanchezza narrativa ed emozionale, ma la mano di Raffaello Matarazzo riesce comunque a dare...
Noir crudo e granitico sulla purezza dell’amicizia e sull’individuale senso dell’onore, nonché elegia straziante e altamente etica sull’irrecuperabilità del passato, l’ineluttabilità della sconfitta e l’incontro/scontro tra culture irrimediabilmente diverse. Tra i massimi capolavori di Pollack...
Apice in technicolor per il filone storico della Mgm anni 50: Robert Taylor è sempre garanzia di bellezza e prestanza fisica, Elizabeth Taylor buca lo schermo con occhi viola mai così fulgidi e il triste George Sanders cesella un ruolo di rara complessità psicologica. Musiche di Miklos Rozsa in...
Apice irripetibile del melodramma matarazziano che consegna all’eternità i baffi di Amedeo Nazzari e le lacrime (napulitane) di Yvonne Sanson. Bastonato con troppa crudeltà, finalmente possiamo smettere di giustificarne la visione per colpa delle nonne per dichiarare apertamente un amore...